Robot per piscina, quale scegliere?

Robot piscina, quale scegliere? Cominciamo dalla base.

Quale robot scegliere?  Macchine semi automatiche concepite per aiutare l’uomo nelle pulizie della propria vasca. Sfruttando tutti  i ritrovati tecnologici tra giroscopi, sensori vari e bussole. Il concetto base è moto semplice: strofinare e aspirare mantenendo lo sporco nel proprio filtro. Nella maggiore dei casi il sistema di filtraggio della piscina pulisce un’80% della piscina, mantenendo l’acqua pulita. Però detriti più pesanti e il fondo non sono raggiungibili dal solo sistema di filtraggio della piscina; qui entra in gioco il robot che in maniera autonoma aspira e pulisce il fondo della vasca.

Un pulitore elettrico di media ha un ciclo di lavoro da 1 a 4 ore per pulire interamente una piscina.

La manutenzione svolta dal robot nella piscina elimina rapidamente prodotti di origine organica vegetale: rametti, foglie o fiori adagiati sul fondo. I vantaggi dell’inserimento di un robot in piscina sono moltissimi, ma vediamo prima quali sono i modelli giusti per le vostre esigenze e le differenze.

Robot Idraulici: pro e contro

I pulitori con sistema idraulico hanno dalla loro il basso costo, la facilità d’installazione e l’assenza di manutenzione. Di contro però hanno dei nei evidenti, primo fra tutti il fatto che la pulizia appare poco accurata, non avendo un sistema di spazzolatura ma solo di aspirazione. In questo caso il sistema di filtraggio della piscina diventa il serbatoio del robot idraulico.

Robot Elettrici: pro e contro

I tuttofare elettrici hanno dalla loro innumerevoli vantaggi: non essendo collegati ai filtri della piscina non rischiano di danneggiarli, ed essendo a basso voltaggio hanno consumi bassissimi. Inoltre, grazie al fatto che solitamente sono programmabili, agiscono autonomamente conducendo cicli prestabiliti di pulizia e svolgendo il loro compito egregiamente. Le spazzole possedute sui cingoli rimuovono, infatti, non solo lo sporco casualmente finito in piscina. Le note dolenti dei pulitori elettrici sono da un lato il prezzo, sensibilmente più alto, dall’altro la manutenzione, perché periodicamente dovrà essere sostituito il sacchetto dei filtri o i filtri a cartuccia.

Come scegliere un robot piscina elettrico?

Le informazioni che dobbiamo prendere in considerazione prima di acquistare un robot per piscina sono:

  • Dimensioni della piscina, la lunghezza massima della piscina
  • Tipologia di superficie (pvc, piastrelle, cemento, ecc.)
  • Prezzo massimo
  • Tipologia di filtraggio

Dimensioni della piscina

Ci sono tantissimi modelli in commercio: modelli grandi e piccoli. In fase di acquisto bisogna prendere in considerazione la lunghezza del cavo dell’alimentatore, che sarà il limite massimo di pulizia del robot. La regola per capire la portata di un pulitore è molto semplice: se il cavo è lungo 15m il robot sarà in grado di pulire una piscina con lunghezza massima di 12m (Prendendo in considerazione la pulizia da angolo ad angolo). Quindi da tenere in mente la lunghezza del cavo meno 3m.

Tipologia di superficie

Esistono tre tipologie di spazzole in commercio: Kanebo, Pvc e combinate. Queste spazzole sono state create per riuscire a fare grip con qualsiasi tipologia di superficie. In caso di piscina in pvc le spazzole consigliate sono le Pvc o Combinate dato il pvc non è un materiale molto scivoloso. In caso di piastrellato o cemento le spazzole consigliate sono le Kanebo garantendo il massimo grip. Le spazzole combinate sono la fusione di dei due sistemi.

Tipologia di filtraggio

Meglio il sacco o la cartuccia? Due sistemi completamente differenti con vantaggi e svantaggi.

Filtro a sacco 

Il sistema di filtraggio più vecchio ma funzionale. Il robot è dotato di un sacchetto di stoffa che trattiene lo sporco aspirato. Garantisce un’ottima pulizia ma scomodo nella manutenzione ordinaria, ogni ciclo deve essere lavato e periodicamente messo in lavatrice.  Viene fornito in due “taglie” normale e sgrassante, questi si differenziano nella dimensione della rete che può variare da 50 a 70 micron.

Se siete anziani o avete problemi di schiena è consigliato il sistema a cartuccia con estrazione dall’alto, così da non capovolgere ogni volta il robot per sostituire i filtri.

Filtro a cartuccia

Il sistema di filtraggio innovativo, concettualmente è uguale al filtro della vostro aspirapolvere invece che usare l’aria utilizza l’acqua. Il vantaggio di utilizzare i filtri a cartuccia è la facilità nella pulizia ordinaria. Basta svuotarli e ripulirli sotto un getto d’acqua per essere subito riutilizzabili. I filtri a cartuccia possono essere “modificati” scegliendo la dimensione dei fori presenti nel filtro. Esistono due tipologie di filtri: Plissettati, per una pulizia fine e a rete fine per la pulizia di tutti i giorni. Il difetto, se così si può definire, è la capienza minore paragonandolo ad un sacco classico.

Trazione, come fa un robot a spostarsi in acqua?

Le gambe del pulitore sono i rulli presenti sul fondo. Tutti i robot si differenziano in due grandi famiglie: robot a trazione singola e robot con doppia trazione. La differenza di trazione può essere vista a colpo d’occhio osservando la forma dei rulli presenti nel robot. Se il rullo ha la forma di un unico cilindro sarà a trazione singola, invece se i rulli sono divisi in due blocchi sarà a trazione doppia. Ma qual’è la differenza nel lato pratico? Non ha un grande impatto nella pulizia della piscina ma aumenta l’agilità della macchina.

Per concludere, hai dubbi? Contattaci nei commenti saremo lieti di darti una mano a scegliere il robot più adatto alle vostre esigenze.

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